La Ferrari aveva grandi progetti per il millennio, qualcosa che portasse avanti la linea originariamente tracciata nella sabbia dalla 308 e successivamente ridisegnata con entusiasmo dalla 328, dalla 348 e dalla 355. La nuova offerta V8 della Ferrari non sarebbe stata un pastiche retrò, né il rifacimento di una struttura obsoleta, ma qualcosa di progettato da zero per essere una creazione destinata a risuonare nel tempo. La sostituta della 355 vantava un V8 da 3,6 litri più grande ed era notevolmente potenziata per i mercati globali: più lunga, più larga, più alta, questa doveva essere una Ferrari per tutti i giorni. Per la prima volta in una Ferrari stradale di serie, la 360 Modena era dotata di un telaio e di una carrozzeria rigidi, interamente in alluminio, la cui leggerezza consentiva alla 360 di eguagliare il peso a vuoto della 355.

Con la 360 Spider, che segnava il 70° anniversario di Pininfarina, a differenza di molte versioni convertibili di auto sportive, non rappresentava un compromesso. Il design del cofano e il suo stivaggio sono stati studiati con precisione per non compromettere l'aerodinamica, e il coefficiente di resistenza aerodinamica finale della Spider era un impressionante 0,36 contro lo 0,335 della Modena, mentre la sua deportanza a 180 miglia orarie era ancora di 170 kg, senza alcun peso aggiuntivo o perdita di rigidità. Una macchina davvero impressionante.

L'auto che abbiamo qui è un esempio favoloso: ha avuto un solo precedente proprietario dal 2005 ed è rifinita nel desiderabilissimo Tour de France Blue (si ritiene che siano state vendute solo 26 360 Spider nel mercato britannico in questo colore). Inoltre, è dotata di cambio manuale a innesti frontali. Con un sostanzioso fascicolo storico, interni recentemente rinnovati con sedili ricondizionati e appena 31.000 miglia all'attivo, questa è sicuramente una delle 360 più desiderabili sul mercato.

I posteri hanno chiamato e la 360 Spider ha risposto: questa è un'auto progettata per i secoli, un'auto sportiva perfettamente proporzionata con eleganza e stile in abbondanza. Parcheggiatela davanti a un bambino e ditegli che ha più di vent'anni, e non vi crederà.
Non si tratta solo del design: le condizioni generali sono magnificamente nitide e fresche, è chiaramente un'auto che è stata ben curata nel corso degli anni. La vernice è deliziosa, a testimonianza del fatto che è stata curata e corretta in modo dispendioso, e non ci sono graffi, ammaccature o rigature evidenti. Gli specchietti non sono graffiati, le ruote sono state rimesse a nuovo e montano una gomma di qualità con abbondante battistrada, e non ci sono difetti nel vetro dei finestrini o nel cofano motore. Sono presenti tutte le lenti dei fari, gli stemmi e le finiture corrette. Sembra proprio come si vorrebbe che fosse una 360.

L'abitacolo, che risplende di pelle appena ricondizionata, è un luogo assolutamente piacevole. I sedili sono sostenuti e in ottime condizioni, freschi come ci si aspetta da un'auto con così pochi chilometri. I tappeti sono buoni e tutte le plastiche interne sono in condizioni ordinate. La sensazione è di grande solidità: in movimento non ci sono cigolii o rumori che possano distrarre dal piacere di guida. L'impianto audio Ferrari di serie è a posto, i quadranti funzionano come dovrebbero, così come tutti gli interruttori e i pulsanti.

All'interno del bagagliaio anteriore, i tappeti sono in buono stato e troviamo anche il kit di attrezzi originale Ferrari in pelle, completo di tutte le chiavi, le lampadine, i fusibili e gli attrezzi assortiti.

Il motore è il pezzo forte della 360. Il V8 da 3,6 litri della Tipo F131 è generalmente considerato un capolavoro di ingegneria, in grado di erogare una robusta potenza di 400 CV in questa veste, e sappiamo dal fascicolo storico che questa F131 è sempre stata sottoposta a una manutenzione accurata. Per questo motivo, oggi è in ottima forma e si comporta in modo entusiasta ed effervescente come dovrebbe fare un V8 Ferrari. E la nota di scarico è incredibile!

In quest'auto, il V8 gioiello è accoppiato all'auspicabile cambio manuale a innesti, che aggiunge molto al suo carattere giocoso. Come per molte altre Ferrari manuali, bisogna aspettare che si scaldi prima di poter passare alla seconda marcia in modo fluido, ma la pazienza viene ricompensata da una scatola dal tatto favoloso. Non ci sono problemi apparenti con le sospensioni, lo sterzo o i freni, questa non è un'auto con un annuncio da fare: è una Ferrari meccanicamente perfetta e pronta a partire.

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