Descrizione
Ingegnere e pilota di fama, Donald Healey esordì come costruttore nel 1948 con una coupé (Elliot) e una roadster (Westland) alimentate da un motore Riley da 2, 4 litri. Nel 1951 seguì la Nash-Healey, una roadster con motore a sei cilindri (di cui furono costruiti solo 253 esemplari). Ma il sogno di Donald Healey era quello di costruire una roadster ad alte prestazioni a un prezzo accessibile, che ne garantisse una più ampia diffusione.
La grande avventura iniziò nel 1952 al Salone dell'automobile di Londra, dove la Healey 100 fu una delle stelle del salone. Disegnato da Gerry Coker e costruito da Ticford, questo prototipo prendeva in prestito il suo motore dalla Austin A 90. Donald Healey firmò presto un accordo con la British Motor Corporation e la vettura divenne la Austin Healey. Dotato di un motore a quattro cilindri di 2663 cm3 che sviluppava 90 CV, il modello (serie BN1) era essenzialmente destinato all'esportazione. Nell'agosto 1954 apparve una versione sportiva con 4 freni a disco, la 100-S, i cui 132 CV furono ottenuti grazie a una testata preparata a Westlake. Anche la Austin Healey 100 subì una prima evoluzione nel 1955 (serie BN2) con l'adozione del ponte posteriore della Morris Minor e di un cambio a quattro rapporti. L'anno successivo segnò una svolta nell'evoluzione della Austin Healey con la comparsa del primo modello a sei cilindri: la 100 Six (serie BN4), il cui motore di 2. 639 cm3 (102 CV) era basato sulla Austin A-105 Westminster. La sua carrozzeria allungata la rendeva una 2+2. Variante del suo predecessore, la serie 100 Six BN6 tornò a una carrozzeria a due posti nel 1958. Allo stesso tempo, il motore fu potenziato (117 CV) grazie a una nuova testata e ai carburatori SU HD6.











